In Europa le politiche proibizioniste sulle droghe sono enunciate dalla Decisione quadro 2004/757/GAI della Commissione. L’inefficacia di queste politiche nella lotta al narcotraffico è stata evidenziata dall’Europol e dall’Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Dipendenze. Nell’ambito del diritto alla salute, è stata l’Alta Commissione dei Diritti Umani ONU a evidenziarne il fallimento e a consigliare la depenalizzazione come strumento per rendere effettivo il diritto umano alla salute per le persone tossicodipendenti. Tesi ribadita, quest’ultima, anche dall’Ufficio delle Nazioni Unite per la Droga ed il Crimine.
Chiediamo agli Stati membri di modificare la Decisione Quadro 2004/757/GAI al fine di:
- decriminalizzare il consumo personale di tutte le sostanze proibite dalle Convenzioni Onu;
- garantire il diritto alla salute, attraverso politiche di riduzione dei rischi e dei danni che includano distribuzione di siringhe sterili, terapie di sostituzione a scalare e/o a mantenimento comprendendo anche la somministrazione di sostanze controllate sotto controllo medico;
- rendere effettivo il diritto alla libertà di ricerca scientifica sulle sostanze proibite;
- regolamentare la coltivazione, la cessione e il trasporto di cannabis;
- sospendere gli aiuti europei a quei Paesi che praticano sia la pena di morte per crimini collegati agli stupefacenti, sia a quelli che promuovono l’eradicazione forzata dei raccolti;
- promuovere, in occasione della Sessione Speciale sulle droghe dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 2016, politiche in materia di stupefacenti basate sul pieno rispetto dei diritti umani come elencati nella Dichiarazione universale e nei Patti internazionali per i diritti civili e politici, e sociali, economici e culturali;
- prevedere una valutazione dell’attuale sistema mondiale del controllo delle droghe per arrivare a una revisione delle Convenzioni internazionali.
Aiutaci in questa battaglia europea. Firma la petizione!
Gionny D’Anna