Anche se l’uso personale di tutte le sostanze contenute nel Testo Unico sulle droghe 309 del 1990 è stato depenalizzato nel 2014, consumarle, coltivarle, produrle, detenerle, scambiarle o venderle resta passibile di pesanti sanzioni penali e amministrative.
Per chi ha un uso problematico di queste sostanze non esistono percorsi di convivenza che non implichino terapie sostitutive o a scalare. L’alternativa al carcere, quasi mai disponibile, è rappresentata da comunità per la disintossicazione.
Una regolamentazione legale della presenza di tutte le sostanze oggi proibite consentirebbe di governare un fenomeno complicato e complesso nel rispetto dei diritti umani.