Il 30 giugno 2021 le autorità doganali saudite hanno sventato un tentativo di contrabbandare oltre 4,5 milioni di pillole di Captagon, un’amfetamina, che sono state trovate nascoste all’interno di un carico di arance nel porto di Gedda.
Le autorità saudite, citate dalla tv panaraba Al Arabiya, hanno dichiarato che gli scatoloni pienj di arance sono stati esaminati da macchinari a raggi X, che hanno rivelato una grande quantità di pillole Captagon nascosta sotto le cassette di frutta. Non è stato reso noto il porto di partenza del carico.
Solo 4 giorni prima, sempre nel porto di Gedda, le autorità doganali avevano sequestrato un carico molto più consistente: 14 milioni di pillole della stessa droga. Il Captagon è il nome “commerciale” della fenitillina, uno psicostimolante composto derivato da amfetamina e teofilina. Il suo contrabbando è molto diffuso nei paesi mediorientali e arabi, soprattutto quelli con problemi di conflitti e sicurezza: mescolata con la caffeina è stata ampiamente utilizzata, ad esempio, dai miliziani dell’Isis durante la guerra civile siriana. Fino al 2011 Libia e Libano erano tra i maggiori produttori al mondo di Captagon, primato oggi tutto siriano.
In Siria i costi di produzione sono infatti più bassi e i gruppi armati illegali rivendono il Captagon all’estero, spesso in cambio di armi e munizioni.
Il Libano invece è diventato un importante porto di partenza: il Captagon viene contrabbandato dalla Siria via terra, arriva al porto di Beirut e da qui viene caricato sulle navi cargo dirette nel Golfo, camuffata dentro prodotti ortofrutticoli. A metà aprile l’Arabia Saudita, dopo l’ennesimo sequestro di milioni di compresse di Captagon, ha imposto un embargo unilaterale sui prodotti ortofrutticoli provenienti dal Libano: all’inizio di aprile, il Libano aveva promesso di punire i trafficanti di droga dopo che l’Arabia Saudita e la Grecia avevano sequestrato enormi quantità di droghe. Purtroppo il Libano vive oggi una condizione di instabilità economica e politica, che si basa su un sistema di corruzione e sussidi pubblici insostenibile, per le quali gli è impossibile garantire un effettivo controllo delle merci in partenza: questa settimana i carichi di Captagon sequestrati in Arabia Saudita e provenienti dal Libano erano nascosti all’interno di spedizioni di lastre di ferro ed acciaio. L’embargo saudita, deciso nel mezzo del Ramadan, ha colpito un settore importante per il Libano, quello agricolo, aggravando molto la crisi economica interna.
Secondo il sottosegretario della Zakat, l’Autorità generale per la sicurezza saudita, Mohammed al-Naeem da aprile 2020 ad oggi sono oltre 30 milioni le compresse di Captagon sequestrate nei porti sauditi, una cifra che lascia intendere che una mole molto superiore di questa amfetamina sia invece riuscita a eludere i controlli.
Se il Pervitin era “la droga dei nazisti” il Captagon è oggi “la droga degli integralisti”: amfetamine psicostimolanti, che aiutano chi le assume a non sentire la fame, la fatica, la paura e il sonno.