A metà marzo le Commissioni giustizia e affari sociali hanno creato un “comitato ristretto” che dovrebbe elaborare un testo di compromesso che inglobi il maggior numero di emendamenti presentati l’estate che riscontra ampio consenso nella direzione della regolamentazione.
Purtroppo i componenti di questo “comitato” non sono particolarmente a favore di una riforma strutturale della legge preferendo piccole modifiche. Siccome uno dei compromessi proposti dal fronte conservatore (che comunque sul tema sta facendo passi enormi) sarebbe quello di concentrarsi sulla cannabis terapeutica affossando la regolamentazione per fini non medici, nella comunicazione occorre tenere sempre ben separati i due piani perché sono ormai 10 anni che in Italia può esser prescritta la cannabis come terapia sostitutiva per (purtroppo) poche condizioni fisiche, mentre occorre andar oltre la depenalizzazione e legalizzare produzione, consumo e commercio per, tra le altre cose, togliere il monopolio alla criminalità organizzata e rimpinguare le casse dello Stato.
Per quanto riguarda la nostra proposta di legge d’iniziativa popolare che prevede questo https://www.instagram.com/p/BL1VhulDDNf/, con Filomena Gallo e Marco Cappato abbiamo scritto una lettera alla Presidente della Camera Laura Boldrini per sollecitare la conclusione del conteggio dei certificati elettorali consegnati con le firme l’11 novembre scorso. A febbraio e ad Aprile gli uffici competenti ci avevano comunicato di esser ancora intenti all’apertura degli allegati delle migliaia di mail che avevamo consegnato l’anno scorso.
Ad oggi riteniamo che sia opportuno non concentrarsi esclusivamente sulla cannabis (su cui tutti ormai scrivono, ma nessuno fa) e ampliare il problema alle politiche in materia di tutte droghe. Una buona base potrebbe essere l’appello al Governo che assieme a una decina di associazioni abbiamo lanciato a febbraio: http://www.legalizziamo.it/appello/
Intanto…noi continuiamo ad attendere il conteggio delle firme.