Il Brasile, lentamente, vuole legalizzare la cannabis a uso medico e industriale

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Entro la fine di questo mese la Camera dei rappresentanti del Brasile voterà il disegno di legge 399/15, che legalizza la coltivazione della cannabis per scopi medicinali, industriali e di ricerca da parte di aziende, governi e ONG. Il testo vieta la coltivazione da parte dei privati ​​e la vendita di fiori freschi. Per la coltivazione di specie con psicoattività, le autorizzazioni saranno rilasciate dall’Anvisa, un ente governativo, e dovranno seguire regole rigorose, come la protezione del perimetro con un muro di 2 metri con recinzione elettrificata, videosorveglianza 24 ore su 24 e accesso tramite biometria.

Per la coltivazione della canapa, una varietà priva di THC utilizzata nella produzione di alimenti e fibre e prodotti veterinari, verrà concessa l’autorizzazione dal Ministero dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’approvvigionamento.

Il disegno di legge che ha incontrato la resistenza passiva e attiva dei proibizionisti brasiliani, che non sono pochi e sono decisamente agguerriti: la proposta è stata approvata dalla commissione speciale a giugno e, da allora, è nelle mani del presidente della Camera Arthur Lira, dal quale secondo la legge brasiliana dovrebbe andare direttamente al Senato federale, in quanto il voto della Commissione ha carattere risolutivo. Tuttavia il deputato Diego Garcia, uno dei principali oppositori della proposta, ha presentato a giugno una richiesta per portare il testo alla plenaria della Camera e ha ottenuto le firme necessarie per farlo.

Quello che il deputato Garcia ha ottenuto è un fatto tecnico: far votare la legge da entrambe le camere invece che dal solo Senato, di fatto un allungamento dei tempi. Si tratta di una questione delicata per il governo Bolsonaro, per cui il presidente della Camera Lira ha impiegato un po’ di tempo per metterla ai voti: gli analisti politici brasiliani non hanno dubbi che la proposta sarà approvata sia alla Camera che al Senato perché sia i partiti di sinistra sia quelli di destra ne difendono, anche se per ragioni diverse, l’approvazione. Il problema è il quando.

Una volta approvato il testo passerà al vaglio presidenziale: Jair Bolsonaro ha già rilasciato diverse dichiarazioni contro la proposta, definendola “merda” e garantendo il veto che, tuttavia, potrebbe essere ribaltato al Congresso.


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