Il 28 luglio alla Camera la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha fatto il punto sulla situazione droghe e tossicodipendenze durante un question time alla Camera dei Deputati.
Lo spaccio
“In tante operazioni antidroga, quando viene arrestato uno spacciatore, dopo pochi giorni si ritrova nello stesso posto e cio’ demotiva le forze di polizia che impiegano tanto tempo e risorse per vedere la loro attivita’ finire nel nulla” ha detto la ministra, auspicando “un’ iniziativa normativa su questo fronte. Il problema è sentito anche dai magistrati, in quanto l’articolo 75 del Codice penale non consente la permanenza in carcere degli spacciatori”.
Le tossicodidendenze
“L’attività in materia è affidata ai NOT (Nucleo operativo tossicodipendenze) presso le Prefetture, nel cui ambito lavorano oltre a personale amministrativo, esperti con la qualifica di assistenti sociali. Le persone segnalate per uso personale di sostanze stupefacenti vengono convocate per un colloquio secondo un approccio orientato alla tutela del soggetto fragile”. “Viene valutata la possibilità di seguire un percorso terapeutico educativo, informativo o socioriabilitativo in collaborazione con i servizi territoriali competenti” ha spiegato la ministra. “La misura viene calibrata a seconda del caso specifico”. Lamorgese ha ricordato poi che, nonostante il 2020 sia stato l’anno della Pandemia da Covid-19, sono stati 15.000 i colloqui effettuati dagli assistenti sociali: “Nel 68% dei casi, si è concluso, con l’invito del prefetto a non fare più uso di sostanze stupefacenti. Nel 31% dei casi sono state emesse sanzioni amministrative della durata variabile in base alla sostanza. Nell’1% si è proceduto a un invito per partecipare a un programma terapeutico”.
Droga e alcol alla guida
Il consumo di droghe è strettamente legato a quello “dell’incidentalità stradale. Non di rado gli esami tossicologici condotti su autori e vittime di incidenti stradali restituiscono dati relativi ad elevati indici di tasso alcolemico, a stati di alterazione psico-fisica, dovuta ad uso di sostanze stupefacenti psicotrope”.
I minori
“Nel 2020 i minori segnalati all’autorità giudiziaria per reati legati agli stupefacenti sono stati 915, il 32% in meno rispetto al 2019. Nei primi sette mesi di quest’anno sono stati segnalati 491 minori, di cui 44 14enni”. Cresce tra i minorenni, ha segnalato ancora la titolare del Viminale, “la diffusione delle droghe sintetiche, spesso consumate insieme all’alcol in un mix deleterio, che è preoccupante anche rispetto agli incidenti stradali”. Al progetto “Scuole sicure”, finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di spaccio, “sono destinati, per l’anno in corso, 2,1 milioni di euro e 3,5 milioni di euro per il 2022 e il 2023”.
Le denunce
“La Lombardia, con un numero totale di 159 minori coinvolti, spicca rispetto alle altre regioni. È seguita da Lazio, Piemonte, Veneto, Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania e Toscana. I valori più bassi sono quelli della Basilicata e della Valle d’Aosta”.
Via | Aduc
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