Articolo di Marco Perduca e Leonardo Fiorentini per Il Riformista
Le minacce di crisi di Governo alla notizia che la Ministra Fabiana Dadone sarà responsabile per le politiche in materia di droghe ci confermano che a destra si resta proibizionisti ideologici mentre a sinistra le riforme di libertà continuano a esser trattate con timore. Con l’eccezione del Presidente della Commissione Giustizia della Camera Mario Perantoni (M5S), Riccardo Magi (Radicali italiani) e Benedetto Della Vedova (+Europa) il centrosinistra s’è distinto per mutismo (e rassegnazione?) contro i proibizionisti.
A fine marzo la Ministra Dadone aveva risposto a una lettera che avevamo scritto al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute a nome degli oltre 400 digiunatori che solidarizzano con Walter De Benedetto che è accusato d’aver coltivato cannabis per alleviare i dolori dell’artrite reumatoide con cui convive da anni. La lettera a Draghi e Speranza, tra le altre cose, chiedeva la convocazione della Conferenza Nazionale sulle droghe che non si tiene dal 2009 e che è uno degli obblighi previsti dal Testo Unico del 1990.
Nel risponderci la Ministra Dadone ha annunciato l’intenzione di procedere quanto prima possibile a organizzare l’incontro compatibilmente con l’emergenza sanitaria. Archiviata la polemica pasquale occorre adesso guardare al futuro: l’emergenza non è la “droga” semmai lo è il non valutare l’impatto della legge attuale! La Conferenza Nazionale serve proprio a questo. Acquisita la decisione della Ministra di applicare la legge, ci permettiamo di segnalare la necessità di coinvolgere nei lavori preparatori anche malati, persone che usano sostanze e le associazioni della società civile. Si tratta di “portatori di interessi” che negli anni si son fatti attivatori di democrazia e propositori di riforme.