Perchè il Governo nasconde la relazione sulle droghe?

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Presentata al Parlamento nel silenzio generale la Relazione annuale, con dati non in linea a quelli presentati nell’ottavo “Libro Bianco sulla legge Fini-Giovanardi”. Poi il silenzio sulla triennale conferenza nazionale, assente dal 2009. 

Ass. Luca Coscioni: “Un mercato da 14 miliardi non deve passare sotto silenzio, Governo chiarisca le sue politiche per governare un fenomeno in crescita”

La relazione annuale al Parlamento sulle droghe (a questo ) compilata dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio è stata pubblicata sul sito il 1 agosto nel totale disinteresse e silenzio della politica” dichiarano Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione Luca Coscioni, l’associazione che si batte per le libertà civili e Marco Perduca, coordinatore di Legalizziamo.it.

Centoquarantatre pagine in cui, tra le altre cose, si calcola che il mercato degli stupefacenti in Italia sia quantificabile in 14 miliardi di euro, praticamente il valore di una ‘manovrina’. La spesa per sostanze è ripartita tra Cocaina, 43%, Cannabis, 28,2%, Eroina, 16,2% e altre sostanze sintetiche 12.7%. Da quanto emerge, i prezzi della merce si abbassano e la purezza aumenta.

“Di fronte a questo potenziale economico, è indispensabile aprire un dibattito pubblico, politico e istituzionale ma il Governo invia la relazione al Parlamento quando questo chiude per la pausa estiva e lo fa senza neanche una conferenza stampa per presentarlo né, tanto meno, annuncia risposte alla diffida che con Antigone, Forum Droghe, la LILA e la Società della Ragione abbiamo inviato il 31 luglio al Presidente Gentiloni per chiedere la convocazione della Triennale (ma assente dal 2009) Conferenza Nazionale sulle Droghe dove il contenuto della Relazione dovrebbe esser discusso istituzionalmente”.

“Possibile che i Presidenti Grasso e Boldrini non abbiano nulla da dire rispetto a questa mancanza di rispetto del Parlamento e delle sue prerogative di ‘cane da guardia’ dell’operato del Governo?” concludono Gallo e Perduca

  • LA RELAZIONE IN PILLOLE

Nel pubblicare qui sotto alcuni estratti del documento governativo Associazione Luca Coscioni e Legalizziamo.it restano a disposizione di chi vorrà approfondire i vari capitoli avendo già notato che alcuni numeri del DPA non tornano con quelli dell’ottavo Libro Bianco sulla legge Fini-Giovanardi (scaricabile qui http://www.legalizziamo.it/news/finalmente-libro-bianco/) presentati col Cartello di Genova il 26 giugno scorso.

La relazione al parlamento presenta anche dati circa l’entrata nel circuito penale e i numeri dei consumatori problematici: 32.992 sono le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria, in aumento rispetto agli anni precedenti. Quasi due terzi dei denunciati sono maschi tra i 20 e i 39 anni. La maggior parte delle denunce è associata ai derivati della cannabis, seguono quelle per cocaina ed eroina (entrambe in aumento), mentre quelle per droghe sintetiche (1,2%) sono in diminuzione. Sono invece 9.959 i soggetti condannati per reati di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti e/o associazione finalizzata al traffico di queste (artt.73 e/o 74 DPR 309/90).

Il 34,1% della popolazione carceraria è costituita dai detenuti per reati droga-correlati (artt.73 e/o 74 DPR 309/90) in controtendenza rispetto al 2014. Sono diminuiti anche i nuovi ingressi per art.73 DPR 309/90, il 50% dei quali rappresentato da stranieri; sul totale dei detenuti per reati droga correlati, tale percentuale scende al 39%.

I minori in carico ai Servizi Sociali della Giustizia Minorile per reati droga correlati sono stati il 18,1% dei 21.848 soggetti in carico; 63 hanno usufruito delle misure alternative. Rispetto ai 1.141 ingressi in Istituti Penali, quelli per reati droga correlati sono il 13,7%; i minori collocati in Comunità sono stati 87.

Consumi di almeno una sostanza illegale nel 2016 nella popolazione studentesca: 640.000 (25,8% cannabis, 11.1% Spice, 3,5% nuove sostanze psichedeliche, 2,5% cocaina, 1,1% oppiacei). Per quanto riguarda gli adulti i 4 milioni di consumatori del 2016 si dividono in: 9,8% cannabis, o,7% SPICE, 1,4% NPS, 1% cocaina, 0,6% oppiacei.

L’andamento del numero di soggetti segnalati al Prefetto per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti mostra un leggero incremento rispetto agli anni precedenti, in parte ascrivibile al trend crescente del numero di segnalati minorenni. L’80,4% delle segnalazioni è per possesso di cannabinoidi, seguite da quelle per cocaina (12,7%), oppioidi (5,7%) e altre sostanze illegali (1,3%). Il 71,3% dei segnalati ha meno di 30 anni.

Son stati sequestrati 71.672 kg di sostanze, 58,1% di cannabis, 33,3% di hashish; 1,2% di NPS, 6,6% cocaina, 0,7% oppiacei.

Ricoveri correlati a uso di stupefacenti: 6083, di cui 64,7% uomini e 35,3% donne. In trattamento per uso problematico 143.271, di cui l’86,3% uomini e il 13,7% donne. Il 15% è di nuovi utenti e l’uso primario è: 68,1% eroina, 17,3% cocaina e 11,1% cannabis.

 

 

 

 


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