Il Premio Nobel per la pace 2021 è stato assegnato oggi ai giornalisti Maria Ressa, Filippine e Dmitry Muratov, Russia, per la loro lotta in favore della libertà di espressione.
Come mai ci interessa tanto il Nobel a Ressa? Lo spiega il Comitato per il Nobel nel comunicato stampa in cui annuncia le nomine: Ressa nel 2012 ha co-fondato Rappler, un sito web di notizie che ha focalizzato “l’attenzione critica sulla controversa e omicida campagna antidroga del regime Duterte”, il controverso presidente/sceriffo delle Filippine che ha fatto della “guerra alla droga” il suo cavallo di battaglia.
Lei e Rappler “hanno anche documentato come i social media vengono utilizzati per diffondere notizie false, molestare gli avversari e manipolare il discorso pubblico”. Recentemente, l’esecutivo di Manila ha sostenuto che 5.327 comunità locali sono state dichiarate “libere dalla droga” e che sono state sequestrate droghe illegali e attrezzatura da laboratorio per un valore di 376 milioni di dollari.
Nel 2019 i dati della Polizia nazionale parlavano di 280mila arresti per reati legati alla droga in quasi 180mila operazioni antidroga condotte dalla Polizia a livello nazionale nei primi 25 mesi di presidenza Duterte, dal luglio 2016 al maggio 2019. Diversi attivisti per i diritti umani accusano il governo di Duterte di avere causato almeno 50mila morti.