Malta è diventata il primo paese europeo ad adottare una legge che legalizza, e regolamenta, l’uso ricreativo della cannabis. La legge deve ora essere firmata dal presidente della Repubblica, George William Vella, un passaggio considerato una formalità.
Il primato europeo infatti non era dell’Olanda, dove il regime è di tolleranza e dove la legalizzazione di fatto non è mai stata approvata in sede legislativa. Nei Paesi Bassi e in Spagna l’uso della cannabis è depenalizzato entro certi limiti, ma non è esattamente legale, mentre in Lussemburgo è in fase di approvazione un disegno di legge per consentire il consumo a scopro ricreativo.
La legge, proposta su iniziativa del governo laburista maltese guidato da Robert Abela, prevede che i maggiori di 18 anni possano avere con sé fino a 7 grammi di cannabis e dei suoi derivati, possano coltivare a livello domestino fino a quattro piante alla volta e conservare in casa fino a 50 grammi di infiorescenze e prodotti derivati.
Chi verrà trovato in possesso di una quantità di cannabis compresa tra 7 e 28 grammi non verrà sottoposto a procedimenti penali: riceverà tuttavia una multa tra 50 e 100 euro. La legge prevede inoltre che non si possa consumare cannabis in pubblico, ma solo in case private o in locali appositi, gestiti come in Spagna da associazioni private senza scopo di lucro e a cui si potrà accedere solo previa iscrizione. Solo in questi luoghi l’acquisto e la vendita saranno considerati legali. Ogni associazione potrà avere al massimo 500 iscritti, e ad ogni persona potranno essere venduti fino a 7 grammi di cannabis al giorno, 50 grammi al mese o 20 semi al mese.
Il governo maltese ha già fatto sapere che saranno effettuate campagne per disincentivare l’uso della cannabis ma che la legalizzazione era l’unica via per eliminare il mercato nero criminale di questo prodotto: in questo modo i consumatori dell’isola non potranno più essere criminalizzati.