In California si prepara il grande dibattito sugli psichedelici

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A metà settembre il procuratore generale dello stato della California ha approvato la raccolta delle firme per una proposta di iniziativa di legge popolare volta alla depenalizzazione dei funghi psilocibina, meglio noti come “funghi magici”, per i cittadini al di sopra dei 21 anni. I promotori della campagna puntano al voto del 2022.

Già lo stato dell’Oregon hanno approvato, con un voto referendario, la depenalizzazione dei funghi magici lo scorso anno, e anche le municipalità di Denver e Oakland, in California, hanno già approvato leggi simili nel 2019. La strada, secondo molti, è quindi già tracciata: “Il cambiamento delle politiche per quanto riguarda gli psichedelici non è inevitabile” ha detto alla CBS Ismail Ali, direttore ad interim delle politiche e dell’avvocatura presso l’Associazione multidisciplinare per gli studi psichedelici. “Siamo in una fase iniziale e delicata del processo, e resta molto da vedere sul modo in cui i diversi stati navigano nel panorama politico emergente”.

La California, uno stato da 39 milioni e mezzo di abitanti, si sta mostrando molto attiva nel dibattito sugli psichedelici, sul loro uso medico e sulla loro depenalizzazione. Al Senato della California il senatore Scott Weiner ha presentato già una proposta di legge per consentire la detenzione e la condivisione di piccole quantità di droghe psichedeliche, tra cui psilocibina, psilocina, ecstasy, LSD, DMT, mescalina (escluso il peyote) e ibogaina.

Il dibattito è pronto a partire, sia al Senato che sui media, con un fronte proibizionista molto attivo, seppur con i soliti antichi argomenti: “Prima la marijuana, ora gli allucinogeni e domani l’eroina” ha detto Kevin Sabet, per tre volte consigliere dell’Office of National Drug Control Policy della Casa Bianca.

Un dibattito che include anche il tema dell’educazione al consumo e alla riduzione del danno: Matthew Johnson, direttore associato del Johns Hopkins Center for Psychedelic & Consciousness Research, ha affermato che la depenalizzazione dovrebbe essere abbinata a più ricerca e istruzione pubblica sugli effetti degli psichedelici.


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