By: admindunp
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7.000 persone uccise in pochi mesi e uno schema di ‘scambio’ dove, se il presunto colpevole non viene trovato, è il coniuge o un suo parente a essere arrestato.
“La campagna ha preso di mira le comunità più povere, che vengono radunate con la forza e perquisite senza mandato in luoghi come campi da basket, dove le donne vengono separate dagli uomini, le persone con i tatuaggi raggruppate in un angolo” – afferma l’On. Leni Robredo. Molti cittadini si son rivolti alla vice-presidente per denunciare che non si fidano più della polizia. “La nostra gente si sente senza speranza e impotente, intrappolata in uno stato d’animo di paura che tutti dovremo prendere sul serio”, ha aggiunto l’On. Robredo.
Segue il video del suo contributo!
Marco Perduca, dell’Associazione Luca Coscioni, ha ricordato come grazie al lavoro di Alison Smith dell’organizzazione Non c’è pace senza giustizia, “vi siano sufficienti elementi per attivare la giurisdizione della Corte Penale internazionale e avviare delle indagini indipendenti per i crimini contro l’umanità commessi da polizia ed esercito filippino. Anche se nessuno Stato si vorrà assumere la responsabilità di farlo, lo faremo secondo le procedure previste dalla Corte dell’Aia come organizzazioni non-governative”.