Finalmente è iniziato oggi, lunedì 25 luglio alla Camera dei deputati, l’esame della proposta di legalizzazione della cannabis sostenuta dall’intergruppo parlamentare.
Giovedì 21 luglio le commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera dei deputati si sono riunite per l’esame degli emendamenti alla proposta di legge a prima firma Giachetti, che riproduce il medesimo testo della proposta presentata in Senato da Benedetto Della Vedova.
Gli emendamenti, oltre 1700, sono stati presentati per la quasi totalità, circa 1600, dal gruppo parlamentare Area Popolare che ha tentato di fare ostruzionismo e impedire il trasferimento veloce del dibattito in Aula. Particolarmente attivi sono stati gli on. Binetti, Calabrò, Roccella, Piso, Gigli.
La proposta Giachetti è stata l’unica ad essere stata esaminata poiché, per poter discutere un unico testo base comprensivo delle ulteriori proposte di legge presentate sullo stesso argomento, ben 11, deve maturare una volontà politica. Ciò non è avvenuto quindi non sono state abbinate le ulteriori proposte presentate sulla stessa materia.
La relatrice per la Commissione Affari sociali, Miotto, ha fatto notare che il numero elevatissimo di emendamenti presentati in commissione ne ha impedito l’esame approfondito. Argomento ribadito dal relatore per la Commissione giustizia, Farina, che ha sottolineato l’importanza della proposta, tale da meritare un rapido dibattito in Assemblea portandolo all’attenzione di tutto il Paese, soluzione condivisa anche da Marco Rondini e Raffaele Calabrò.
Walter Verini ha proposto, a causa della richiesta di non esaminare gli emendamenti in commissione, di non dare mandato ai relatori. Alessandro Pagano si è detto preoccupato della creazione di un precedente, (consentito dal regolamento, ndr).
Per questi motivi, la Presidente della Commissione giustizia Ferranti ha preso atto, anche a nome del Presidente XII Commissione, dell’orientamento dei gruppi di non esaminare e votare gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi presentati.
La presidente Ferranti ha chiarito che l’assegnazione della proposta in “quota opposizione” consente l’inserimento di un provvedimento nel calendario dei lavori dell’Assemblea solo in seguito alla richiesta alla Presidenza della Camera, aggiungendo che avrebbe informato la Presidenza della Camera anche dell’orientamento condiviso delle Commissioni di proseguire il dibattito in aula nel mese di settembre, invece che nell’ultima settimana di luglio.
La presidente Boldrini ha accolto la richiesta di discutere la proposta direttamente in Aula, rigettando la richiesta di posticipare l’esame in settembre.
Alessandro Massari