Cannabis, ecco come legalizzarla con successo

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L’esperienza americana presentata a Ferrara da Marola e Fiorentini

Oggi, martedì 12 luglio, alle 19 presso il chiosco “Al Pinguino” in via Cassoli, il comitato locale Legalizziamo! per la legge sulla regolamentazione legale della cannabis presenta il libro “Legalizzare con successo. L’esperienza americana sulla cannabis” a cura di Luca Marola. Ne discuteranno l’autore, coordinatore dei Grow Shop italiani, e Leonardo Fiorentini, direttore di Fuoriluogo e consigliere comunale.

Gli Stati Uniti sono la patria del proibizionismo. A partire da quello dell’alcol degli anni 20 di cui abbiamo memoria soprattutto per via dei film e delle serie tv sui gangster che ne controllavano il mercato nero (in larga parte immigrati italoamericani, ndr), sino a quello sulle altre droghe, lanciato dalle convenzioni internazionali figlie della War on Drugs di Nixon e rilanciato poi negli anni dai suoi successori, da Reagan sino ai fratelli Bush e Clinton.

Di questa guerra alla droga ne abbiamo ancora testimonianza quotidiana, dai bollettini di morti e sparizioni causate dai cartelli di Narcos che provengono da Messico o Guatemala, alle esecuzioni capitali in Cina o Arabia Saudita, sino alle notizie della stampa locale sullo spaccio nella nostra città.

Un proibizionismo che comincia a vacillare, grazie in particolare alla “ribellione” dei paesi produttori latinoamericani, che sono stati teatro in questi decenni delle conseguenze più sanguinose della war on drugs. Messico, Colombia e Guatemala hanno portato all’ultima Sessione speciale sulle droghe dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la loro richiesta di cambiare la “politica fallimentare proibizionista – commentano i promotori -, basata su un’ideologia incapace di fare i conti con la realtà, e soprattutto incapace di incidere realmente né sull’offerta, né sulla domanda di sostanze stupefacenti. Sostanze di cui negli ultimi decenni – nonostante la war on drugs – sono inesorabilmente aumentate produzione, distribuzione e consumo”.

Proprio da alcuni Stati Usa è partito un movimento riformatore della legislazione, che prendendo esempio dalle coraggiose sperimentazioni – quella storica olandese, ma soprattutto quella recente uruguaiana – hanno deciso, per la maggior parte per via refendaria, di estendere la legalizzazione della cannabis dal suo uso terapeutico (autorizzato in varie forme ormai nell’80% degli stati Usa) all’uso ludico. “Una scelta che deriva dalle caratteristiche della sostanza – la cannabis è certamente meno pericolosa per la salute di sostanze legali come alcol o tabacco – e dalla sua diffusione, essendo lo stupefacente più utilizzato in tutto il mondo” spiegano Marola e Fiorentini, pronti per la discussione odierna, aperta a chi ha già firmato la legge di iniziativa popolare e a chi vuole andare in fondo alla faccenda.

–> Clicca qui per conoscere i tavoli dove puoi firmare per la Proposta popolare di legge sulla legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati!

Da estense.com


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