Iniziativa popolare in Cassazione. Al via la raccolta di firme
di VALERIA PINI per Repubblica.it
RACCOGLIERE firme nelle piazze italiane per legalizzare la cannabis. Una consultazione che partirà nei prossimi giorni dalla proposta di legge di iniziativa popolare presentata questa mattina in Cassazione da Radicali italiani e Associazione Luca Coscioni. Un’iniziativa della ‘primavera antiprobizionista’ inaugurata, alcuni giorni fa, con una petizione europea sul sito della campagna Legalizziamo, che chiede all’Unione europea di “promuovere e adottare una politica per la legalizzazione della marijuana e per la decriminalizzazzione del consumo di tutte le droghe“.
LEGGI – L’uso della marijuana in Italia e nel mondo
Consumo e coltivazione. L’obiettivo è quello di legalizzare ‘l’uso dello spinello’. La proposta di legge dei Radicali e dell’Associazione Coscioni, sostenuta da associazioni come Cild-Coalizione italiana libertà e diritti civili, Forum Droghe, Lapiantiamo e da molte associazioni canapai italiani, punta a regolamentare la produzione, il consumo e il commercio di cannabis e dei suoi derivati, eliminando le sanzioni penali e a ridurre quelle amministrative previste dalla legge del ’90 (9 ottobre 1990, n.309). All’articolo 2 della proposta si stabiliscono le modalità di coltivazione, mentre l’articolo 3 prevede che “qualsiasi persona maggiorenne può coltivare liberamente, in forma individuale, senza bisogno di autorizzazione” fino a 5 piante di cannabis.
Cannabis terapeutica. Per quanto riguarda la cannabis terapeutica, la proposta cerca di dare maggiore forza all’autorità statale centrale, per evitare le differenze dei servizi sanitari regionali. Sono previsti fra l’altro piani di informazione per il personale sanitario. “Con questa proposta di legge di iniziativa popolare continuiamo una battaglia storica per l’Associazione Luca Coscioni. Insieme alla legalizzazione della cannabis, infatti, prevediamo anche che il libero accesso ai farmaci cannabinoidi sia reso effettivo. Ciò è possibile sia attraverso un accesso immediato e gratuito ai farmaci, sia attraverso la regolamentazione dell’autocoltivazione per le persone malate”, spiega Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni.
“Lotta antiproibizionista”. Per Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani “il fallimento della guerra alla droga è sotto gli occhi di tutti”. “Dobbiamo quindi rilanciare la lotta antiproibizionista, allargando il fronte all’Europa e a tutte le droghe – ha detto Magi – . Ecco perché, insieme a questa legge popolare, abbiamo lanciato una petizione rivolta al Parlamento europeo per chiedere politiche comuni sulle droghe, non solo per la legalizzazione della cannabis ma anche per la decriminalizzazione dell’uso e del possesso per consumo personale di tutte le altre droghe. Se infatti il mercato europeo delle droghe europeo è già unico e ben organizzato, è tempo che le istituzioni europee facciano fronte comune”.
L’altra proposta di legge. Risale invece a marzo del 2015 una proposta di legge con la firma di 290 parlamentari presentata in Parlamento per legalizzare la cannabis. A gennaio è stato annunciato l’inserimento nel calendario trimestrale della Camera ed è stata affidata alle commissioni congiunte affari sociali e giustizia.